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Pensione di invalidità

Pensione di invalidità

La pensione di invalidità spetta all’invalido civile,  definito un cittadino di età compresa tra i 18 e i 65 anni che abbia menomazioni congenite o acquisite, anche di carattere progressivo. Sono compresi gli irregolari psichici e le insufficienze mentali derivanti da difetti sensoriali e funzionale, che abbiano una riduzione della capacità lavorativa in misura superiore a 1/3.’

Spetta la pensione di invalidità spetta anche al minore sino  al compimento del diciottesimo anno  di età con difficoltà persistenti a svolgere compiti e funzioni proprie dell’età e il cittadino con più di 65 anni che abbia difficoltà a svolgere i compiti e le funzioni proprie della sua età.

L’invalidità deve essere certificata da un verbale emesso dallla commissione medica INPS, la quale accerta la ridotta capacità.

Non necessariamente la Commissione conosce le malattie rare. Per questo motivo è bene dotarsi di una congrua documentazione, presentando referti clinici, lettere di dimissioni ospedaliere, relazioni cliniche, certificati rilasciati  rilasciare dagli specialisti medici di strutture pubbliche o convenzionate.

Durante la visita di accertamento è possibile anche farsi assistere (a proprie spese) da un medico di fiducia.

L’invalidità civile viene assegnata su base percentuale ed è da tali percentuali che dipenderanno le prestazioni economiche, le esclusioni dalla partecipazione alla spesa sanitaria (esenzioni da ticket).

Precisamente:

Meno di 33% : NON INVALIDO

Da 34%

Diritto ad ausili e protesi previsti dal nomenclatore nazionale. Le concessione di ausili e protesi è subordinata alla diagnosi indicata nella certificazione di invalidità.

DA 46%

Diritto al collocamento mirato.

Da 51%

Dritto al congedo straordinario per cure, se previsto dal CCNL

Da 67%

Diritto all’esenzione dalla partecipazione alla spesa sanitaria (esclusa la quota fissa).

Da 75%

Diritto all’ ASSEGNO MENSILE DI ASSISTENZA (Euro 279,00 circa), concesso alle persone di età compresa tra i 18 e i 65 anni i prive di impiego, nel rispetto dei limiti di reddito.

E’ incompatibile con altri redditi pensionistici. Per chi supera i 65 anni d’età è previsto l’assegno sociale dell’INPS.

100%

Diritto alla fornitura gratuita ausili e protesi previsti dal nomenclatore nazionale. Collocamento obbligatorio se presente capacità lavorativa residua. Esenzione dalla partecipazione alla spesa sanitaria (esclusa la quota fissa).

100% più indennità di accompagnamento

Si intende la persona incapace di deambulare senza l’aiuto permanente di un accompagnatore o con necessità di assistenza continua, non essendo in grado di compiere autonomamente gli atti quotidiani della vita.

Oltre ai benefici sopra menzionati  ha diritto all’ INDENNITA’ DI ACCOMPAGNAMENTO (Euro 500,00 circa)  indipendentemente dall’età e dai redditi posseduti, che viene sospeso durante i periodi di ricovero gratuito in istituto.

Capita spesso che la Commissione Medica Inps non  riconosca  la percentuale effettivamente spettante al soggetto invalido, bensì  percentuali inferiori rispetto a quelle dovute, in questa caso per evitare di perdere gli eventuali arretrati che dovrebbero decorrere dal giorno di presentazione della richiesta di riconoscimento di invalidità,  sarebbe meglio, presentare ricorso dinanzi all’autorità giudiziaria facendosi assistere da Legale,   il quale verificherà con l’assistenza di un medico legale anche l’eventuale documentazione carente.

Si precisa che chi rientra nei limiti reddituali del gratuito patrocinio, potrà farsi assistere dal legale e le spese di onorario saranno saldate dallo Stato.

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